Bottino pieno per la Ferrari 499P #51 nella 6 Ore di Imola, secondo round del WEC. Dopo avere firmato la pole, l’equipaggio composto da Antonio Giovinazzi-James Calado-Alessandro Pier Guidi ha dominato la gara di casa, lanciando la casa del Cavallino in testa alla classifica Costruttori grazie anche al successo in Qatar dell’altra vettura, la #50 di Fuoco-Molina-Nielsen, che invece sulla pista di casa ha avuto una gara tribolata chiudendo solo 15.ma dopo essere partita dal fondo per una penalità e aver visto svanire la rimonta nel finale per un contatto con la Toyota #8 di Buemi.
Alle spalle dei ferraristi, sul secondo gradino del podio sono saliti Rast-Frijns-Van der Linde con la BMW M #20, che hanno ottimizzato una strategia differente.
Entusiasmo in casa Alpine per il terzo gradino del podio conquistato dalla vettura #36 di Mick Schumacher-Gounon-Makowiecki, che conferma la crescita della A424.
Sono rimasti ai piedi del podio, invece, Kubica-Ye-Hanson, che non sono riusciti a confermare l’ottima prestazione della qualifica che aveva portato in prima fila la gialla Ferrari #83 di AF Corse.
Prosegue il momento difficile per i campioni in carica, sia Costruttori che Piloti, con la prima Toyota, la #8, che non va oltre la quinta posizione, davanti alla BMW #15 e alla Toyota #7, mentre la prima Porsche Penske, la #6, è solamente ottava, davanti alla Peugeot #93 che rimane nella zona “paludosa”.
In LMGT3 la vittoria è andata alla Porsche #92 di Manthey di Richard Lietz-Riccardo Pera, davanti alla BMW WRT #46 risalita grazie ad una super rimonta di Van der Linde dopo che Valentino Rossi si era guadagnato uno Stop&Go per avere tamponato e spedito nelle barriere la Ferrari #21 di Mann, e alla Lexus di Akkodis ASP #78.