Sull’onda dell’entusiasmo per la tripletta conquistata in Qatar, che gli vale la leadership nella classifica mondiale Endurance, la Ferrari approda sulla pista di casa, il tracciato di Imola intitolato a Enzo e Dino Ferrari, per affrontare nel fine settimana il secondo round del WEC, con la gara sulla distanza delle 6 Ore.

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E naturalmente, davanti al proprio pubblico, le Rosse 499P faranno di tutto per far dimenticare la giornata storta dell’anno scorso con un bel successo di tappa ma, oltre alle bizze del meteo, prima di poter dare vita alla grande festa Rossa ci sarà da fare i conti con gli effetti dell’aggiornamento del BOP e su una concorrenza decisamente agguerrita.

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E l’elenco dei pretendenti alla vittoria è lungo e qualificato. A partire da BMW e Toyota. Le Hypercar bavaresi sono partite con il piede giusto a Losail, ma in gara non sono riuscite a concretizzare tutto il potenziale arrivando ai piedi del podio, mentre le GR010 Hybrid campioni del mondo sono state eccessivamente penalizzate dal BOP.

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Lo stesso, se non peggio, dicasi per le Porsche 963, sempre lontane dalle zone che contano, mentre Lynn ha pensato bene di fare harakiri tamponando rovinosamente Button in regime di Safety Car facendo svanire le possibilità di successo per la Cadillac.

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Alla luce degli intensi test privati effettuati sul tracciato del Santerno prima del campionato, oltre a Porsche e Cadillac, puntano ad un riscatto anche Alpine e Peugeot, che a Losail hanno dato timidi segnali di ripresa.

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Per il resto, oltre al meteo, a rendere più che mai incerta la 6 Ore di Imola contribuiscono le caratteristiche irregolari e insidiose del tracciato, che oltre a rendere difficili i sorpassi possono causare contatti e incidenti con relative neutralizzazioni della gara che manderebbero in fumo qualsiasi strategia.

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Incertezza che regna ancora più sovrana nella categoria LMGT3, con Ferrari e Porsche che punteranno ad infrangere la supremazia mostrata a Losail da Corvette, McLaren e BMW. Da segnalare particolarmente agguerrito anche l’equipaggio rosa delle Iron Dames, Rahel Frey-Michelle Gatting-Célia Martin, al volante della Porsche 911 GT3 R #85.   

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Il programma dei tre giorni parte con le prove libere 1 di questa mattina, dalle 11:15 per un’ora e mezza che verrà replicata, con le prove libere 2, tra le 16:00 e le 17:30. Sabato l’ultimo turno di libere di un’ora, dalle 10:40, quindi qualifica della Classe LMGT3 e, dalle 15:10, la scena sarà tutta per la Classe Hypercar, con la Hyperpole a partire dalle 15:30. La 6 Ore di Imola scatterà domenica alle 13:00.

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Un giro di Imola con Giovinazzi

Antonio Giovinazzi, pilota della Ferrari 499P #51 condivisa con Alessandro Pier Guidi e James Calado, descrive le caratteristiche della pista di Imola.

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“Il tracciato di Imola è ‘vecchio stile’, con molti saliscendi e curve impegnative. La pista è abbastanza stretta quindi non è facile effettuare i sorpassi e bisogna tenere in considerazione diverse variabili, incluso il traffico: a Imola è essenziale essere molto concentrati visto l’alto numero di Hypercar e LMGT3 in pista. Il rettilineo principale non è un rettilineo in senso stretto, visto che presenta due ‘mezze’ curve ed è difficile effettuare sorpassi. Alla Chicane del Tamburello si usano moltissimo i cordoli per fare meno metri possibili e quindi arrivare alla Variante Villeneuve, un’altra chicane dove è essenziale sfruttare al meglio i cordoli, specialmente sul lato sinistro. Al tornante della Tosa è importante preparare al meglio l’uscita che porta su un altro rettilineo in salita e quindi alla Piratella, una curva a sinistra molto veloce dove si percepisce al massimo la velocità della vettura. Poi si scende verso le Acque Minerali, la curva più difficile, dove è essenziale gestire al meglio la frenata. Tra i punti più complessi anche la Variante Alta, dove si salta sui cordoli come se si guidasse un go-kart, e le due curve in discesa della Rivazza. dove il segreto è lavorare al meglio con la frenata prima di immettersi sul rettifilo principale”.

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