A distanza di due anni, l’Autodromo Internazionale del Mugello torna ad ospitare le Finali Mondiali Ferrari, consolidando una storia lunga 30 anni, che fonda le sue radici fin dagli albori dell’atteso appuntamento che chiude la stagione sportiva. Proprio la prima edizione, infatti, fu disputata sul circuito toscano nel 1993, l’ultima volta risale appunto al 2021. In mezzo, tante gare, tanti campioni per un appuntamento che si è ripetuto fino ad ora in ben 15 occasioni.

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Il Mugello risulta anche il palcoscenico ideale per presentare in anteprima due prestigiose primizie del Cavallino. La 296 Challenge, pronta a diventare la nuova protagonista del monomarca della Casa di Maranello, mentre la SP-8 Roadster è la nuova One-Off realizzata dal programma Progetti Speciali sulle specifiche volute da un cliente di Taiwan.

296 CHALLENGE

Così come avvenne nel 2019 per la 488 Evo, in occasione delle Finali Mondiali all’Autodromo Internazionale del Mugello, Ferrari presenta la 296 Challenge, la vettura che a partire dalla stagione 2024 diventerà il nono modello protagonista del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli. La 296 Challenge, che debutterà a partire dalle serie Europe e North America, si caratterizza per numerose novità rispetto al modello precedente, Ferrari 488 Challenge Evo, e rappresenta un progetto per certi aspetti rivoluzionario.

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La vettura incarna una filosofia innovativa, grazie ai profondi interventi apportati al modello di derivazione con l’obiettivo di esaltarne caratteristiche specifiche, ottimizzando ogni aspetto per l’uso in pista. Sia in termini di prestazioni, sia di mantenimento delle stesse nel tempo, la 296 Challenge riscrive i parametri del monomarca del Cavallino Rampante, offrendo ai piloti un’auto da competizione che richiama da vicino soluzioni testate sulla 296 GT3, che ha fatto il proprio debutto nella stagione corrente.

Derivata dalla 296 GTB, la 296 Challenge introduce importanti modifiche sul piano motoristico, aerodinamico e dinamico, atte a garantire le massime prestazioni in pista. Per la prima volta nella storia del campionato viene adottato un motore 6 cilindri. La nuova vettura, infatti, monta un propulsore V6 biturbo da 120° con cilindrata di 2.992 cm3 privo della componente ibrida, una scelta già attuata con la 296 GT3. Il propulsore è in grado di erogare 700 Cv con una coppia massima di 740 Nm. Valori che permettono alla 296 Challenge di sancire un nuovo record di potenza con un rapporto pari a 234 Cv/l.

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L’aerodinamica della 296 Challenge raggiunge valori di carico verticale senza precedenti nella storia della serie monomarca, oltre 870 Kg di carico verticale alla velocità di 250 km/h con l’ala posteriore nella posizione di massima incidenza, assicurando la massima efficienza in ogni condizione.

La vettura porta al debutto il sistema di controllo ABS Evo Track, un’applicazione specifica dell’innovativo sistema lanciato sulla 296 GTB, e adotta la tecnologia CCM-R PLUS per i dischi freno: la combinazione delle due tecnologie consente di innalzare il livello delle prestazioni in frenata e la guidabilità. A riscrivere gli standard prestazionali in queste aree contribuiscono in maniera sostanziale anche i nuovi pneumatici Pirelli da 19’’ sviluppati ad hoc per questo modello.

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LA NUOVA ONE-OFF FERRARI SP-8 ROADSTER

In occasione delle Finali Mondiali Ferrari sono stati tolti i veli a una nuova Ferrari della serie One-Off appartenente al programma Progetti Speciali, la Ferrari SP-8. L’auto, disegnata dal Centro Stile Ferrari sotto la direzione di Flavio Manzoni, è una vettura V8 a motore centrale-posteriore che si basa sulla F8 Spider da cui eredita impostazione, telaio e motorizzazione. La Ferrari SP-8 entra così a far parte del segmento maggiormente esclusivo della gamma, che racchiude auto uniche, tratteggiate prima e realizzate poi a partire dalle richieste di un cliente, che raggiunge così l’apice delle possibilità di personalizzazione offerte dal Cavallino Rampante.

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Il nome della vettura intende celebrare il V8 biturbo da 3,9 litri di cui è dotata, una delle motorizzazioni più premiate e amate della storia, capace di vincere per quattro volte consecutive il prestigioso International Engine of the Year (IEOTY). Ma non solo, perchè dato che il cliente è originario di Taiwan, è volto altresì a sottolineare il significato benaugurante del numero otto in lingua cinese, che tradizionalmente indica successo, fortuna e realizzazione personale.

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La particolarità principale della SP-8 risiede nell’assenza di tetto, il che la rende in tutto e per tutto una roadster a due posti, accentuandone il carattere sportivo e la capacità di emozionare sia alla vista che durante la guida en plein air. Si è di conseguenza resa necessaria una grande opera di affinamento aerodinamico tramite simulazioni CFD, test in galleria del vento e prove dinamiche per garantire un livello di comfort acustico e un wind feeling del tutto paragonabili a quello della vettura di ispirazione.

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Il tema di stile della vettura è rappresentato dall’incrocio e dalla compenetrazione dei volumi: l’anteriore in fibra di carbonio a vista avvolge il posteriore creando un effetto bicolore con un forte contrasto cromatico e materico. L’eliminazione del tetto rigido retrattile ha consentito un profondo rimodellamento di tutto il posteriore, dotato sulla SP-8 di un volume pieno e di una linea di mezzeria molto tesa. Tra le altre parti della SP-8 che sono state riprogettate, spiccano i proiettori con maschera e lente specifici, i fanali posteriori di derivazione Ferrari Roma, il parabrezza riprogettato, i codini di scarico trattati alla stessa maniera di quelli della 296 GTB e i cerchi specifici sia per disegno che per colore (Grigio Nart opaco). I cerchi direzionali a cinque razze sono esclusivi di questa vettura e rappresentano una rivisitazione in chiave moderna dei classici cerchi a stella delle Sport Prototipi Ferrari, nonché della leggendaria F40.

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A livello di interni riveste particolare importanza la modifica della consolle centrale per alloggiarvi i comandi F1 introdotti nella gamma Ferrari dalla SF90 Stradale in poi. È stato così possibile aggiungere l’ormai iconico cancelletto, rendendosi necessario un suo adattamento alle modalità di funzionamento di questa vettura. Il colore Argento Micalizzato opaco, realizzato specificamente per la SP-8, si combina perfettamente con la sezione in fibra di carbonio, la cui trama e colore sono altresì specifici (Blue Sandstone lucido con effetto cangiante).

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NUMERI DA RECORD PER F1 CLIENTI E XX PROGRAMME

Come da tradizione le Finali Mondiali Ferrari sono impreziosite dalle esibizioni di vetture in grado di calamitare l’attenzione degli appassionati. Si tratta degli esemplari che fanno parte di XX Programme e F1 Clienti, due dei programmi più esclusivi del Cavallino Rampante, che all’Autodromo Internazionale del Mugello raggiungono la cifra da record di 75 vetture complessive, impegnate in sessioni di prove non agonistiche.

Sui saliscendi della pista toscana sono 19 le monoposto del programma che consente a un gruppo selezionato di clienti di mettersi al volante di monoposto entrate nella storia delle corse per aver fatto parte del circus della Formula 1, con la Scuderia Ferrari, sino all’avvento dell’era ibrida. La vettura più rappresentata nel corso dell’evento è la F2008, portata in gara nel 2008 da Felipe Massa e Kimi Räikkönen (4 esemplari), seguita dalla F2004 (2004); la F138 (2013) e la F60 (2009) rispettivamente con 3 e 2 vetture.

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L’ultimo modello ad aver gareggiato è la Ferrari SF70H guidata da Sebastian Vettel nella stagione 2017, mentre ad aprire l’ideale linea del tempo è la F1-2000 con la quale Michael Schumacher e Ferrari vinsero i titoli iridati Piloti e Costruttori nel 2000, entrambe rappresentate da un’unità. La SF70H è una monoposto ibrida che monta un motore endotermico V6 da 1.600 cm3 abbinato a due unità elettriche; il peso complessivo, incluso il pilota, è di 728 Kg. Con questa vettura il pilota tedesco vinse il GP d’Australia all’esordio stagionale e quelli andati in Bahrain, Montecarlo, Ungheria e Brasile. A fine stagione in classifica Piloti Vettel concluse secondo, mentre il compagno di squadra di Räikkönen quarto; la Scuderia Ferrari terminò seconda nella graduatoria Costruttori.

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Sono ben 56 le vetture che rappresentano al meglio il concetto di ricerca tecnologica portata al massimo livello. Il filo rosso? Il tema tecnico che accomuna queste vetture è rappresentato dal numero di cilindri del propulsore: tutti i modelli che fanno parte dell’XX Programme, infatti, sono mossi da un motore V12, in varie evoluzioni, in grado di sprigionare una melodia unica e suggestiva.

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Tra queste la vettura più rappresentata è la FXX-K Evo (20 esemplari), un modello ibrido che grazie al propulsore termico in posizione centrale-posteriore da 6262 cm³ e all’unità elettrica è in grado di raggiungere una potenza complessiva di 1.050 Cv con una coppia massima di 900 Nm, seguita dalla 599XX Evo (18 unità), caratterizza dal dodici cilindri, in posizione anteriore, da 750 Cv e 700 Nm di coppia.

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I CAMPIONI CHALLENGE A CACCIA DELL’ASSOLUTO

Sono due i piloti del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe che si presentano all’appuntamento del Mugello già certi di un titolo ottenuto nella stagione corrente della serie continentale. Si tratta di Franz Engstler (Charles Pozzi GT Racing) e Axel Sartingen (Lueg Sportivo - Herter Racing), già matematicamente vincitori nel Trofeo Pirelli Am e nella Coppa Shell, i quali proveranno a impreziosire un’annata vincente puntando al titolo iridato nelle Finali Mondiali in scena domenica 29 ottobre.

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Matt Kurzejewski arriva all’Autodromo Internazionale del Mugello, in occasione delle Finali Mondiali, già certo del titolo nel Ferrari Challenge Trofeo Pirelli North America. In Toscana il portacolori del team Ferrari of Beverly Hills, dopo aver disputato le ultime due prove valide per il finale di stagione della serie nordamericana, parteciperà alla gara più attesa, quella che mette in palio il titolo di campione del mondo.

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FINALE CLUB COMPETIZIONI

Il tracciato del Mugello ospita l’ultimo appuntamento della stagione 2023 del Club Competizioni GT, iniziata lo scorso gennaio a Dubai e proseguita su alcuni dei circuiti più prestigiosi al mondo. Nella entry list di questo round figurano 35 vetture nel complesso che sfileranno sul tracciato incastonato sulle colline toscane. Il programma offre ai proprietari delle vetture GT, protagoniste delle attività competitive in circuito negli ultimi tre decenni, e a un modello come la 488 GT Modificata, rappresentata da 13 esemplari, nato ad hoc per gli eventi del Club Competizioni GT, la possibilità di scendere in pista e partecipare a eventi riservati.

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Sotto i riflettori vi saranno la Ferrari 488 GT3, rappresentata da dieci esemplari, nella versione standard ed Evo 2020. Iscritte anche due Ferrari 296 GT3 che ha fatto il proprio debutto agonistico a partire dalla stagione corrente. Nella entry list del grande appuntamento di fine stagione spiccano anche 458 Italia, rispettivamente con cinque e due esemplari in configurazione GT3 e GTE, e una F430 GT3.

Sui saliscendi toscani farà la propria apparizione anche una Ferrari 550 GT1, una vettura che monta un motore V12 da 6 litri in posizione anteriore in grado di erogare poco meno di 600 Cv, caratterizzata da una carrozzeria prodotta interamente in fibra di carbonio. Nel curriculum sportivo di questa 550 GT1 spicca la partecipazione ad alcune prove del campionato FIA GT nella stagione 2003, inclusa la 24 Ore di Spa, quando la vettura condusse la classifica generale nelle prime sei ore. In anni più recenti, inoltre, la GT della Casa di Maranello ha partecipato al Campionato Italiano Velocità Montagna ottenendo numerosi successi e due titoli.