Secondo i tecnici Brembo il tracciato austriaco rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni. Pur correndo con la stessa configurazione di tracciato, la MotoGP sottopone gli impianti frenanti ad uno sforzo decisamente più elevato data la loro velocità di percorrenza delle curve inferiore, in particolare nella seconda parte del Red Bull Ring: nelle quattro frenate dalla curva 6 alla 10 le moto devono scendere a non più di 134 km/h mentre alle monoposto basta rallentare fino a 200 km/h. Così come per la MotoGP, anche le monoposto utilizzano i freni nelle stesse 7 curve. Però l’intensità frenante, così come i tempi e gli spazi per rallentare, sono molto differenti: per la MotoGP sono all’incirca doppi, ma alla curva 9 è addirittura il quintuplo. Nel corso di un giro i freni delle F.1 sono attivi per 10 secondi e 2 decimi, a fronte dei 29 secondi delle MotoGP. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota di F. 1 esercita un carico sul pedale del freno di quasi 55 tonnellate. Delle 7 frenate del GP Austria, 3 sono considerate altamente impegnative per i freni. La più dura è alla prima curva, intitolata a Niki Lauda, nonostante la velocità sia inferiore alle curve 3 e 4. Con un carico sul pedale del freno di 143 kg e una decelerazione di 4,7 g, i piloti scendono da 312 km/h a 139 km/h in appena 1,78 secondi durante i quali percorrono 102 metri.