Presentata a metà 2016, la BMW M2 ha subito fatto battere forte il cuore agli appassionati della guida sportiva. Grazie ad un look mozzafiato, indubbiamente, ma soprattutto per le prestazioni davvero da super sportiva, per cavalleria (370 CV e 465 Nm nella versione iniziale) e per guidabilità. Un mix che consente alla coupé bavarese di regalare grande divertimento su strada e in pista, come abbiamo avuto modo di verificare direttamente anche noi di Motorstyle sui circuiti di Imola e Monza, e dintorni.

Ma per quanto il potenziale della M2 sia elevato, come abbiamo appreso dalle competizioni, si può sempre migliorare. Una necessità per chi vuole affrontare delle competizioni, un piacere per l’appassionato di guida sportiva. Perché si sa… la fame vien mangiando. E tra i primi interventi, non invasivi, che si possono attuare su una vettura per migliorarne le prestazioni, ma anche il sound che indubbiamente contribuisce a regalare piacere, c’è l’adozione di un impianto di scarico sportivo appositamente sviluppato a seconda di un utilizzo su strada oppure in pista.

Perché, ovviamente, quando ci si spinge verso il limite sono i dettagli a fare la differenza, perciò diventa fondamentale ottimizzare le caratteristiche dell’impianto di scarico in funzione dell’utilizzo per il quale viene sviluppato. Così com’è fondamentale iniziare questa ricerca tenendo in considerazione le caratteristiche specifiche del motore.

Supersprint è stata la prima ad offrire la più vasta gamma di impianti di scarico speciali per tutte le versioni di BMW M2. Gli impianti di scarico realizzati dall’azienda specializzata mantovana per la coupé bavarese (foto a sinistra, a destra quello originale) sono tutti quanti a flusso diretto e interamente disegnati per garantire un sostanziale miglioramento delle performance e della qualità del sound rispetto allo scarico originale.

In Supersprint non si sono limitati all’aspetto estetico, ma sono state sviluppate delle linee di scarico di differenti diametri, da utilizzare ad hoc a seconda delle varie potenze dei motori di serie.

I tecnici mantovani hanno addirittura sviluppato una linea di scarico dalle tubazioni sdoppiate adatti a conversioni motore più radicali ed estreme, fino a 500-550 HP. Sistemi sui quali sono state inserite valvole pneumatiche grazie alle quali è possibile per un utilizzo a scelta di tipo stradale nel quotidiano (modalità valvole chiuse = auto silenziosa) o, quando ci si vuole divertire in pista, a valvole aperte. Inoltre, per chi utilizza la vettura esclusivamente in pista, Supersprint mette a disposizione anche una versione di scarico più economica senza valvole, di tipo racing.

Per le sezioni di scarico anteriori, i cosiddetti “downpipes”, Supersprint utilizza i migliori catalizzatori in circolazione, della tedesca HJS, una assoluta garanzia in tema di prestazioni ed affidabilità per chi affronta le competizioni a qualsiasi livello, anche nei campionati mondiali su pista o rally.

La differenza a livello di prestazioni con qualsiasi altro catalizzatore metallico sta nel volume, 130 mm di diametro, di gran lunga più grande rispetto a qualsiasi altro catalizzatore (pseudo) sportivo di altra marca. L’equazione è semplice: maggiore volume = maggiore flusso e velocità dei gas di scarico. E il risultato, giusto per dare l’idea, è lampante: con la linea di scarico Supersprint dotato di Downpipe kit e catalizzatore metallico 200 celle, il banco prova ha “dichiarato” una potenza massima di 417,3 Hp a 6.160 giri/min. e 567,4 Nm di coppia a 3.380 giri/min, rispetto alla potenza di 370 Hp a 6.500 giri/min dichiarata per la vettura originale e 465Nm di coppia a 5.560 giri/min.

La maggiore quantità di materiali nobili (platino, palladio, rodio e altri) presenti nelle matrici dei catalizzatori utilizzati da Supersprint, rispetto a qualsiasi altro catalizzatore metallico, garantisce un abbattimento dei gas di scarico nocivi almeno pari se non a volte superiori rispetto ai catalizzatori ceramici di serie.

Sulle configurazioni di scarico offerte per un utilizzo stradale, scarichi con le valvole, vengono utilizzate matrici a 200 celle (per pollice quadrato), in grado di assicurare un ottimale abbattimento dei valori di contropressione dei gas di scarico e di inquinamento, nonché una sostanziale riduzione delle temperature di esercizio del motore, rispetto all’originale.

Per la versione più estrema di tipo racing, invece, Supersprint utilizza matrici a 100 celle, che assicurano un abbattimento della contropressione e riduzione delle temperature ancora maggiori. Pur sempre garantendo anche un sostanziale abbattimento dei gas nocivi. Questa configurazione di scarico è ideale per un utilizzo nelle competizioni in pista, grazie anche all’omologazione FIA.

Sul territorio italiano gli scarichi Supersprint sono distribuiti in esclusiva da RPM Racing Parts (www.rpmracing.it) di Lainate (MI).