Dopo 41 anni, la Formula Uno è tornata a Las Vegas e la capitale del divertimento e dell’azzardo ha tenuto fede alle aspettative, proponendo uno show da mille e una notte e una gara spettacolare e incerta fino alla fine. Peccato che a rovinare lo spettacolo sportivo ci abbiano pensato proprio le persone preposte a tutelare che i gran premi si svolgano con la massima regolarità.

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Partiamo dall’episodio che già nel corso delle prime libere ha visto sfortunato protagonista Carlos Sainz che, causa un tombino non fissato a dovere, si è ritrovato con la sua Ferrari pesantemente danneggiata. Ebbene, nel più puro stile “cornuto e mazziato”, lo spagnolo “reo” di avere causato l’interruzione delle prove si è visto pure infliggere la penalizzazione di dieci posizioni sulla griglia di partenza. Una decisione che, oltre che “bizzarra” per non dire altro, con il senno di poi ha finito anche per, probabilmente, condizionare l’andamento e, ragionevolmente, il risultato finale del gran premio. Perché se le Ferrari avessero potuto partire entrambe in prima fila, come guadagnato sulla pista, magari avrebbero potuto “stoppare” la partenza garibaldina di Verstappen, mantenere il comando delle operazioni e, perché no, portare a casa una meritata vittoria. Naturalmente, non possiamo averne la certezza, ma con una Rossa e un Leclerc in palla come quelli visti sullo Strip Circuit il bersaglio grosso avrebbe potuto essere alla portata.

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E veniamo al secondo episodio che, sempre a nostro modesto parere, oltre ad avere condizionato l’andamento della gara, almeno nelle prime fasi, è soprattutto da censurare. Ci riferiamo all’ennesima manovra “pirata” di Verstappen alla prima curva dopo la partenza, quando per effettuare un sorpasso che non ci stava ha “accompagnato”, come dice qualcuno, fuori pista Leclerc. Magari saremo “obsoleti”, ma questo a nostro avviso, come già sottolineammo in occasione della partenza di Austin e in altre occasioni, si può solamente definire “buttare” fuori un altro pilota. Una grave scorrettezza, peraltro ripetuta, che non può essere tollerata e neppure sanzionata con il “buffetto” di 5” che sono stati derisi in diretta dallo stesso pilota con il messaggio radio indirizzato ai Commissari: “salutameli”. Manovre che, probabilmente, qualche pilota “di razza” anni ‘80/’90 avrebbe “pareggiato” in pista, ma dato che la Federazione va predicando la sicurezza non vorremmo si arrivasse a tanto, così come non sarebbe propedeutico se queste manovre venissero prese ad esempio dagli aspiranti campioni.

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E dulcis in fundo, si fa per dire ovviamente, questa concatenazione di eventi avrebbe potuto anche portare differenze nella Classifica Costruttori. All’indomani del GP di Las Vegas, infatti, la Ferrari ha ridotto a quattro lunghezze lo svantaggio nei confronti della Mercedes per quanto riguarda la piazza d’onore tra i Costruttori, che detto per inciso oltre al prestigio vale soprattutto un bel gruzzolo, che senza quelle variabili “indotte” di cui sopra avrebbero potuto dare il via alla sfida finale tra le due squadre su posizioni, magari, differenti.

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Fatte queste doverose premesse, non ci rimane che prendere nota della 18.ma vittoria stagionale di Max Verstappen, per l’occasione in tenuta Elvis Presley. Per l’olandese, le cui qualità di pilotaggio non sono certo in discussione, però, non si è trattato della solita passeggiata; nell’occasione super Max ha mostrato ancora una volta tutte le sue qualità e determinazione, compiendo un recupero per nulla scontato dopo il secondo pit stop. A differenza del compagno di squadra Perez, che chiude al terzo posto beffato per la seconda volta all’ultimo giro, nell’occasione da Leclerc. E a giudicare dalla “piva” che aveva sulla limousine verso il podio, non è bastata la certezza della piazza d’onore nella classifica Piloti, staccato di ben 276 punti dal “caposquadra”, per digerire un rospo così grosso.

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Così come non basta a Lewis Hamilton la terza piazza nella graduatoria Piloti per digerire un settimo posto, seguito a ruota dal compagno Russell retrocesso per una penalità di 5”, che evidenzia l’indubbio passo del gambero compiuto dalla Mercedes dopo le ultime prestazioni in ripresa, al pari della McLaren.

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Ora via di corsa verso l’ultimo round di Abu Dhabi in programma nel prossimo fine settimana.

CLASSIFICA PILOTI - Verstappen 549, Perez 273, Hamilton 232, Sainz e Alonso 200, Norris 195, Sainz 192, Leclerc 188, Russell 160, Piastri 88, Stroll 73, Gasly 62, Ocon 58, Albon 27, Tsunoda 13, Bottas 10, Hulkenberg 9, Ricciardo e Zhou 6, Magnussen 3, Lawson 2, Sargeant 1.


CLASSIFICA COSTRUTTORI - Red Bull 822, Mercedes 392, Ferrari 388, McLaren 283, Aston Martin 273, Alpine 120, Williams 28, Alphatauri 21, Alfa Romeo 16, Haas 12.