Max Verstappen ha firmato il 17.mo successo stagionale al termine di un Gran Premio del Brasile piuttosto monotono, con le emozioni più forti vissute all’inizio, prima con lo stop di Leclerc nel giro di formazione e poi con il botto tra Albon e Magnussen che ha decretato la bandiera rossa, e nell’ultimo giro con l’avvincente duello al fotofinish tra Alonso e Perez, con lo spagnolo che ha lasciato con un palmo di naso il sempre più in crisi messicano.

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di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca

In definitiva, si potrebbe dire sia stato il gran premio degli outsider. Con il mattatore tutto solo e quasi mai inquadrato dalle telecamere, a dispensare le maggiori emozioni a pubblico e appassionati davanti alla TV sono stati i due piloti saliti sul podio a fianco del Campione del Mondo, Lando Norris che seppur ad una certa distanza ha tenuto sempre sotto pressione Verstappen firmando anche il giro più veloce in gara, a conferma di una McLaren in continua crescita sotto la cura dell’ex ferrarista Andrea Stella, e il sempre verde Fernando Alonso che appena si trova tra le mani una monoposto almeno decente non si tira mai indietro.

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Peraltro, grazie a questa costanza di risultati, il giovane inglese si è portato a soli tre punti dallo spagnolo nella classifica Piloti, insidiando il suo quarto posto. 

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Della rivitalizzata Aston Martin ne ha approfittato anche Lance Stroll, quinto al traguardo dopo essere sorprendentemente partito dalla terza casella, per rappresentare almeno l’ombra del suo blasonato compagno di squadra, così come Pierre Gasly e Yuki Tsunoda, rispettivamente settimo e nono sotto la bandiera a scacchi hanno sfruttato a dovere l’Alpine e l’Alpha Tauri che si confermano in ripresa.  

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Grosso passo del gambero, invece, per Ferrari e Mercedes. Dopo la Sprint non entusiasmante gli uomini in rosso puntavano molto sul gran premio “vero”, che invece ha riservato subito una doccia fredda con l’inconveniente all’idraulica, stando alle dichiarazioni ufficiali, che ha spedito Leclerc contro le barriere già nel giro di allineamento, mentre Carlos Sainz ha dovuto “remare” per tutta la gara per portare ad un mesto sesto posto una monoposto che non ha mai mostrato un ritmo irresistibile. A parziale consolazione i due miseri punticini recuperati alla Mercedes nella sfida per il secondo posto nella classifica Costruttori, anche se la Stella rimane ancora a 20 punti quando mancano due soli gran premi alla fine. Perciò, sostanzialmente, un nulla di fatto.

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E se in casa Ferrari si piange, in quella Mercedes ci sono ben pochi elementi per ridere. Quella che sembrava una decisa ripresa si è bruscamente fermata a Interlagos, dove le Stelle d’Argento hanno sempre dovuto remare non consentendo ad un pur sempre combattivo Hamilton, che ha voluto onorare la memoria di Senna personalizzando il proprio casco con i colori del campione brasiliano, di andare oltre un mesto ottavo posto, ad oltre un minuto di distacco, mentre Russell ha dovuto addirittura alzare bandiera bianca rientrando ai box.

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Ora ci saranno due settimane per raccogliere le idee e presentarsi a Las Vegas, per il gran premio in programma il 19 novembre, con migliori prospettive. 

  
CLASSIFICA PILOTI - Verstappen 524, Perez 258, Hamilton 226, Alonso 198, Norris 195, Sainz 192, Leclerc 170, Russell 156, Piastri 87, Stroll 63, Gasly 62, Ocon 46, Albon 27, Tsunoda 13, Bottas 10, Hulkenberg 9, Zhou e Ricciardo 6,  Magnussen 3, Lawson 2, Sargeant 1.


CLASSIFICA COSTRUTTORI - Red Bull 782, Mercedes 382, Ferrari 362, McLaren 282, Aston Martin 261, Alpine Renault 108, Williams 28, Alpha Tauri 21, Alfa Romeo 16, Haas 12.

(Foto by Pirelli)