di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca

Per dirla in gergo tennistico, se non è un match ball quello piazzato da Max Verstappen nel gran premio di casa davanti ad una marea di tifosi “orange” impazziti di gioia, poco ci manca. Già, perché matematica a parte, con la decima vittoria nei quindici gran premi fin qui disputati nella stagione, l’olandese volante e la Red Bull compiono un ulteriore passo decisivo verso il bis iridato allungando in entrambe le classifiche.

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In quella Piloti Verstappen porta il proprio vantaggio sui diretti inseguitori, il ferrarista Leclerc e il compagno di squadra Perez appaiati al secondo posto, a 109 punti, mentre la Red Bull allunga sulla Ferrari di 135 punti. Questa la situazione nella Classifica Piloti: Verstappen 310; Leclerc e Perez 201; Russell 188; Sainz 175; Hamilton 158; Norris 82; Ocon 66; Alonso 59; Bottas 46; Magnussen 22; Vettel 20; Ricciardo 19; Gasly 18; Schumacher 12; Tsunoda 11; Zhou, Stroll 5; Albon 4. In quella Costruttori: Red Bull 511; Ferrari 376; Mercedes 346; Alpine 125; McLaren 101; Sauber Alfa Romeo 51; Haas 34; Alpha Tauri 29; Aston Martin 25; Williams 4. Insomma, quanto basta per affrontare con una certa tranquillità il resto del campionato.

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Dopo la partenza a razzo, per Verstappen e la Red Bull sembrava iniziata una sorta di passeggiata tra il tripudio “orange”, invece la strategia inventata dal team Mercedes, partenza con gomme gialle poi sostituite con le bianche che si sono dimostrate straordinariamente efficaci sulle Stelle d’Argento, ad un certo punto avevano quasi fatto vacillare le certezze dell’accoppiata leader. A vanificare il possibile colpaccio delle Mercedes, peraltro eccezionalmente rinvigorite nelle prestazioni a distanza di una sola settimana dalla gara belga decisamente opaca, sono state le safety car: prima quella provocata dalla sospetta sceneggiata dell’Alpha Tauri di Tsunoda, ma soprattutto quella entrata nel finale che, con lo strano passaggio in pit lane ha consentito a Verstappen di montare le gomme rosse parando la mossa del team Mercedes che le aveva montate a Russell, spedendolo decisamente all’attacco della leadership, e della Ferrari che a sua volta le aveva montate a Leclerc.

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Dotato delle scarpe più veloci l’olandese si è subito sbarazzato del momentaneo leader Hamilton, che non le ha mandate a dire al proprio box per averlo lasciato in balia degli altri con le gomme più dure, successivamente superato anche dal compagno di squadra Russell, che sulle prime pareva potesse effettivamente andare alla caccia di Verstappen dovendosi poi accontentare della piazza d’onore, e da Leclerc, che con il terzo gradino del podio salvava la giornata non proprio esaltante della Rossa.

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Ancora una volta, infatti, dopo le illusioni autorizzate delle ottime qualifiche, le Ferrari ancora una volta in gara non sono riuscite ad esprimersi ai livelli di inizio campionato. Le Rosse sono apparse ancora lente, anche rispetto alle rinate Mercedes, e questo limite non può che preoccupare a soli sette giorni dalla gara di casa sul “Tempio della Velocità”. Se poi ci mettiamo anche il “solito” pastrocchio ai box, con la gomma mancante durante il pit stop del povero Sainz manco fossimo su scherzi a parte, le residue speranze di soddisfazioni almeno parziali vanno a farsi benedire.

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E meno male che anche nei due team principali competitor non tutto va sempre a meraviglia. Abbiamo già detto dell’incavolatissimo Hamilton finito ai piedi del podio, seguito da un Perez che ancora una volta è incappato in un weekend decisamente opaco. Mentre ancora una volta sorridono Alonso e Norris, entrambi autori di una bella gara a favore delle rispettive squadre sempre più in lotta serrata per la quarta piazza nella classifica Costruttori.

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Ora non rimane che prepararci alla grande festa che ci attende tra pochi giorni a Monza per il Gran Premio d’Italia, sperando che i festeggiamenti per il centenario del “Tempio della Velocità”, al quale domenica 11 sarà presente anche il Presidente Mattarella, non vengano offuscati dai nuvoloni che si potrebbero addensare a seguito delle dichiarazioni poco tranquillizzanti sul futuro dell’impianto brianzolo attribuite al  presidente Aci Sticchi Damiani ma anche a Stefano Domenicali e Giuseppe Redaelli,  presidente Sias. Intanto sono annunciate tante iniziative per celebrare il centenario dell’Autodromo di Monza, anche se curiosamente non abbiamo sentito ancora parlare del coinvolgimento di quelle che sarebbero le naturali protagoniste, cioè le automobili storiche. Vi sapremo dire qualcosa in più dopo la conferenza stampa di presentazione in programma martedì 6 settembre. Stay tuned!

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(Foto by Pirelli)