di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca
Sono bastati 12 giri a Max Verstappen per mettere in chiaro le cose e mostrare, risalendo dalla 14.ma alla testa del Gran Premio del Belgio, gli attuali valori in campo e, con tutta probabilità, far svanire le residue speranze mondiali in casa Ferrari. L’olandese ha tenuto un ritmo impressionante per tutti, compreso il suo compagno di squadra Perez che ha chiuso a oltre 17” di distacco, e dalla Red Bull fanno sapere che arriverà a breve, magari già da Monza ma probabilmente non c’è fretta, pure una monoposto evoluta.
Così Verstappen ha firmato la sua nona vittoria nei quattordici gran premi fin qui disputati, la numero 26 della carriera, un ruolino di marcia che obbiettivamente, matematica a parte, lascia ben poche speranze ai tifosi della Rossa. Peraltro, con la doppietta completata da Perez la Red Bull vola nella classifica Costruttori e verso una doppietta iridata.
La classifica Piloti dopo il GP del Belgio vede Verstappen in fuga solitaria con 284 punti, seguito da Perez 191, Leclerc 188 Sainz 171,Russell 170, Hamilton 146, Norris 76, Ocon 64, Alonso 49, Bottas 46, Magnussen 22, Vettel 20, Ricciardo 19, Gasly 18, Schumacger 12,Tsunoda 11, Zhou 5, Albon e Stroll 4.
Altrettanto la Red Bull in quella Costruttori, che domina dall’alto dei 475 punti, davanti a Ferrari 359, Mercedes 316, Alpine 113, McLaren 95, Alfa Romeo 51, Haas 34, Alpha Tauri 29 , Aston Martin 24, Williams 4.
Al di là del fuoco di paglia della bella partenza in testa di Sainz, la Ferrari a Spa è sembrata decisamente distante dai rivali Red Bull, dalle quali è stata letteralmente sverniciata sui tratti veloci non riuscendo a difendersi neppure in quelli più guidati, dove solitamente riusciva a fare la differenza. Così il bravo Sainz ha fatto il possibile “raccattando” il massimo possibile: il terzo gradino del podio con un gap di quasi 27”.
E che dire dell’ennesima mossa strategica piuttosto opinabile: a tre giri dal termine il muretto richiama ai box Lecler, che si trovava in quinta posizione, per giocare l’azardo delle gomme tenere e andare alla caccia del punto in più, che dato il gran distacco in classifica avrebbe fatto poca differenza. Purtroppo il monegasco ha superato il limite di velocità in corsia box, quindi mettendoci anche del suo nell’occasione, con la conseguenza di beccarsi una penalità di 5” che lo ha fatto retrocedere alla sesta posizione con conseguente perdita di due punti.
Se in Ferrari piangono in Mercedes non ridono di certo, dato il pesante distacco beccato in qualifica, quasi 2”, e il ritmo lento anche in gara che non ha consentito al bravo Russell di resistere a Sainz salvando comunque la baracca con il quarto posto finale. Un brodino caldo, soprattutto dopo lo svarione di Hamilton che ha deciso di fare harakiri dopo un solo giro facendo l’autoscontro con Alonso.
Sorridono invece in casa Alpine, finalmente in crescita e con entrambi i piloti che hanno dato spettacolo. Alonso è stato premiato con il quinto posto mentre avrebbe forse meritato di più Ocon, autore di una grande gara e di due doppi sorpassi di quelli destinati a restare nella storia.
La Formula 1 si ritrova tra sette giorni in casa del lupo Max Vrstappen, a Zandvoort, per il Gran Premio d’Olanda dove è già annunciata grande festa. Poi sarà la volta di Monza, per un trittico che potrebbe lanciare la volata mondiale dell’olandese e della Red Bull. Anche se, ovviamente, speriamo non sia tutto così scontato!
(Foto by Pirelli)