Secondo i tecnici Brembo il Baku City Circuit rientra nella categoria dei circuiti altamente impegnativi per i freni, paragonabile alla pista di Montreal sulla quale si correrà la settimana successiva. Il layout prevede 4 curve iniziali a 90 gradi in cui i freni sono soggetti a grandi sollecitazioni e le successive dal disegno variabile, dove l’impegno richiesto ai freni cambia di continuo. Complice una lunghezza di 6 km del tracciato e le 10 frenate, i freni sono in funzione per 20 secondi e mezzo al giro: solo il 20 per cento dell’intera gara, a fronte del 21 per cento del GP Monaco e del 22 per cento del GP Singapore. Tuttavia, siccome in 8 delle 10 frenate il carico supera il quintale e in 3 punti è superiore a 130 kg, dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 60 tonnellate. Delle 10 frenate, 4 sono considerate altamente impegnative per i freni. La più dura è quella alla prima curva, dove le monoposto arrivano a 344 km/h e in 2 secondi e mezzo scendono a 109 km/h. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 136 kg sul pedale del freno e subiscono una decelerazione di 4,4 g, percorrendo nel frattempo 137 metri.