Dopo il bagno di folla nella giornata di sabato, quando oltre alle verifiche una nutrita rappresentanza delle Hypercar e LMGT3 ha sfilato nel centro della cittadina di Le Mans, le 62 vetture si sono trasferite sul circuito della Sarthe per il consueto prologo, due turni di tre ore ciascuno, che ha ufficialmente dato il via alla 93.ma edizione della 24 Ore di Le Mans.

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Infatti, possiamo tranquillamente dire che la classicissima francese non dura solo un giorno ma, in pratica, una intera settimana, che scorre alternando eventi dedicati alle case partecipanti e al pubblico alla pura attività in pista.

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Al termine delle due sessioni, costellate da numerose interruzioni e neutralizzazioni causate da uscite di pista, in cima alla classifica si piazza la Toyota GR010 Hybrid #8 con Brandon Hartley che stampa il record in 3.26,777, propiziando una bella iniezione di fiducia nella squadra giapponese dopo il difficile avvio di stagione, anche se l’altra Hypercar giapponese resta piuttosto distante dalle posizioni di vertice.

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Alle sue spalle una coppia di Ferrari: la #51 di James Calado (3:26.777) seguita dalla gialla 499P #83 di Robert Kubica, mentre la #51 di Molina guadagna la settima piazza.

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Iniezione di fiducia anche in casa Alpine, con il bel quarto posto firmato da Mick Schumacher che conferma i progressi della A424.

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Risalgono la china anche le Porsche 963 ufficiali, con la #6 di Kévin Estre e la #4 di Nasr che guadagnano rispettivamente la quinta e sesta piazza, staccati di un secondo dal vertice.

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Segnali positivi anche da BMW, con la M Hybrid V8 #20 di Robin Frijns ottava, e Cadillac, nona con la V-Series R #12 di Nato.

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Ancora buio pesto, invece, per Peugeot e Aston Martin, che chiudono con entrambe le vetture lo schieramento Hypercar staccate di 3 secondi dalla vetta.

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I risultati del prologo, con ben dodici Hypercar concentrate in meno di 2 secondi lascia spazio ad ogni possibile risultato che, come sempre, sarà determinato dall’affidabilità di macchine e piloti oltre che dalle strategie dei team e, naturalmente, anche da un pizzico di fortuna. In ogni caso, lo spettacolo dovrebbe essere garantito. 

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José María López, al volante della Lexus #87 LMGT3 ha letteralmente bacchettato tutti, rifilando rispettivamente 1,5 e 1,7 secondi alle due Ferrari 296 che lo seguono: Alessio Rovera con la vettura AF Corse e Stevenson con la gemella del Kessel Racing. Insomma, più che rimboccarsi le maniche ci sarà da inventarsi qualcosa, anche alla luce del risultato globale della squadra giapponese, che ha piazzato cinque dei suoi sei piloti nella top ten dei più veloci di categoria. Insomma, in casa Lexus, che non ha mai vinto a Le Mans, si comincia a sognare ma la montagna da scalare rimane alta e impervia.

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È ancora il numero della vettura LMP2 più veloce, in questo caso La Oreca 07 #22 del team United Autosports si conferma la più veloce nel gruppo delle LMP2 con Pietro Fittipaldi, che rifila quasi mezzo secondo a Mathias Beche, sulla vettura #28 della TDS Racing, e sette decimi a Louis Delétraz sul prototipo #199 della AO by TF.

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Il serrato programma della settimana riprenderà mercoledì 11, quando piloti e team saranno di nuovo in pista per due turni di prove libere (14.00-17.00, 22.00-24.00), intervallati dalle Qualifiche, dalle 19.30 alle 20, che permetteranno alle migliori vetture di accedere ai turni decisivi per stabilire la griglia di partenza. Il nuovo format della Hyperpole, infatti, prevede che i 15 equipaggi più veloci delle Qualifiche accedano al primo turno (dalle 21.05 alle 21.15), e che le 10 migliori vetture di quest’ultimo conquistino l’accesso alla Hyperpole 2 (21.40-21.55). Nella medesima giornata di giovedì 12 si disputeranno anche una terza e una quarta sessione di prove libere (14.45-17.45, e 23.00-24.00). Poi, sabato 14 giugno alle 16.00 scatterà la 93esima 24 Ore di Le Mans.

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