Il 6 marzo 1994 una griglia di 38 vetture si schierò sul rettilineo di partenza del Circuito Paul Ricard. In prima fila c'erano una Porsche 911 di Larbre Compétition, autrice della pole position, e una Venturi 500 LM guidata dal team Pilot Jacadi di Michel Ferté. Dietro di loro c'erano molte altre Porsche, una manciata di Lotus Esprit S300 e un piccolo esercito di Venturi 400.

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Il gruppo di piloti era pronto a partire per una gara di quattro ore; molti erano gentleman driver, anche se nomi come Jarier, Wollek e Bernard, con esperienza in F1 e con auto sportive di alto livello, contribuivano ad aggiungere spessore alla griglia. Sotto il cielo azzurro pallido e la fredda aria primaverile, quella gara pareva solo un'altra domenica di appassionata competizione in pista. Nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe stata ricordata, 30 anni dopo, come la rinascita delle corse GT internazionali. Questa fu la prima uscita della nuova BPR Global GT Series, una sequenza di otto eventi (la stagione '94 non assegnava titoli) che fece emergere Stéphane Ratel (nella foto sotto con Jürgen Barth), allora uno dei tre partner dell'organizzazione BPR, da promotore di una serie monomarca ad organizzatore di gare internazionali di alto livello.

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Per coincidenza, anche la 14.ma stagione del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS, nata come Blancpain Endurance Series nel 2011, inizierà nel fine settimana sul Circuit Paul Ricard, diventando così la serie internazionale più longeva di SRO. Ma in un certo senso esiste da molto più tempo, come continuazione diretta di ciò che è iniziato con il BPR e si è sviluppato ulteriormente tra il 1997 e il 2009 come FIA GT. Sebbene i nomi siano cambiati, il progetto creato 30 anni fa prosegue.

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In effetti, ogni serie che SRO segue oggi in tutto il mondo può far risalire le sue radici a quell’evento inaugurale. "Ho sempre pensato che questa serie, che si chiamasse BPR, FIA GT, Blancpain GT o Fanatec GT World Challenge Europe, sia iniziata nel 1994", afferma Stéphane Ratel, che ha fondato la BPR insieme a Patrick Peter e Jürgen Barth. “Da quel momento in poi lo sviluppo è stato continuo. Abbiamo visto molti cambiamenti lungo il percorso, ma non siamo tornati all’inizio. Il fatto che iniziamo la stagione 2024 al Circuit Paul Ricard è assolutamente una coincidenza ma, a mio avviso, è certamente una coincidenza molto felice perché sottolinea la storia che questa serie ha creato. Dopotutto, 30 anni sono un tempo molto lungo nel motorsport”.

Naturalmente alcune cose sono cambiate. Mentre le moderne gare GT si fanno apprezzare per la competizione straordinariamente serrata, la gara di apertura del 1994 fu dominata dalla Larbre Porsche. Dopo essersi qualificato con un sorprendente vantaggio di 3,2 secondi sui rivali in prima fila, in gara l'equipaggio composto da Jarier-Wollek-Pareja ha subito preso il largo concludendo due giri in vantaggio. Sulla stessa pista, questo fine settimana, l'intero gruppo di 55 vetture Fanatec GT Europe sarà probabilmente separato da circa tre secondi in qualifica, ma meno di uno per la categoria Pro composta da 20 partecipanti.

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Le prime due vetture classificati nel 1994, entrambe Porsche, gareggiavano nella classe GT1. Allora come oggi la serie presentava una varietà di auto diverse, anche se nel periodo precedente al Balance of Performance erano separate dalle loro performance piuttosto che dalla formazione dei piloti. C'era una classe "GT3" molto ampia (non correlata al suo equivalente moderno e vinta anche da Larbre) e una classe per le numerose vetture del Trofeo Venturi, vinta da Eric de Doncker e Jean-Louis Sirera.

“Quando abbiamo lanciato la BPR, non c’era davvero niente di simile – prosegue Ratel -. Le gare GT erano state dimenticate dalla maggior parte degli organizzatori, ma la fine del FIA World Sportscar Championship nel 1993 creò un vuoto che la BPR riuscì a colmare. Si può dire che siamo arrivati al momento giusto, ma abbiamo dovuto ricostruire tutto da zero”. Quella prima stagione aveva un’atmosfera prevalentemente europea, ma alludeva anche alle ambizioni più ampie e a lungo termine del partner BPR concludendosi con due eventi in Asia. Il primo a Suzuka e quindi sull’allora nuovo ma ora in disuso circuito cittadino di Zhuhai, che ospitò la prima gara automobilistica internazionale della Cina. Fin dall'inizio il BPR si è rivolto ai gentlemen driver ma, al tempo stesso, ha portato un approccio molto professionale, confermato dalla presenza di team affermati come Larbre e Freisinger Motorsport. Team e tanti piloti che hanno riconfermato la loro presenza negli anni.

Tre decenni dopo, le corse GT per clienti sono diventate una parte fondamentale dello sport motoristico internazionale, attirando una serie di importanti Costruttori per dimostrare la superiorità delle loro creazioni. La moderna formula GT3 è il riferimento globale e Fanatec GT Europe la sua serie di punta, mentre GT4 rimane straordinariamente forte e la nuova generazione di macchine GT2 continua a crescere. Sommando i partecipanti alle tre categorie, ci saranno oltre 100 vetture GT, in rappresentanza di una dozzina di Costruttori, all'evento di apertura della stagione in Francia. Per un giovane fan che guarda nel 2024, potrebbe sembrare che sia sempre stato così, che le corse GT siano sempre esistite come un’area fiorente delle corse automobilistiche internazionali, mentre invece c’è stato un tempo in cui il segmento GT sembrava sull’orlo dell’estinzione. La svolta nel suo recupero avvenne 30 anni fa, in una domenica che sembrava come tutte le altre, al Circuito Paul Ricard.

Foto di John Brooks