La Formula 1 torna in Qatar a due anni di distanza dal debutto, avvenuto nel 2021. In un certo senso, quello in programma nel fine settimana è quasi un esordio, sia perché le monoposto attuali sono molto diverse da quelle utilizzate due anni fa, sia perché il tracciato del Lusail International Circuit è stato completamente riasfaltato, così come sono stati modificati i cordoli. Un aspetto fondamentale delle FP1 sarà quindi comprendere l’effetto della riasfaltatura della pista.

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Sulla carta le caratteristiche della pista sono rimaste inalterate, con un rettilineo principale lungo poco più di un chilometro, che peraltro è l’unica zona DRS del circuito, e 16 curve; tuttavia, le modifiche intervenute in questi due anni rendono relativamente significativi i dati raccolti nella prima edizione di questo Gran Premio.

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In termini di severità per gli pneumatici, quello di Lusail è un circuito molto impegnativo, paragonabile a Silverstone e Suzuka; perciò, non è una coincidenza che il tris di mescole scelto per questa gara sia lo stesso, vale a dire C1-C2-C3: la C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. Ci sono diverse tipologie di curve, la maggior parte a media e alta velocità. La serie di curve fra la 12 e la 14 ricorda abbastanza la curva 8 del circuito di Istanbul, una delle più impegnative per le gomme della storia recente della Formula 1, ed è uno dei punti determinanti per ottenere un buon tempo sul giro. Inoltre, il fatto che ben undici delle 16 curve siano a destra sollecita particolarmente il lato sinistro della monoposto, soprattutto l’angolo anteriore, ma i livelli di energia registrati sulle gomme nel 2021 risultarono comunque abbastanza ben bilanciati fra i due assi.

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A rendere il Gran Premio del Qatar ancor più sfidante sia per gli pneumatici sia per squadre e i piloti, sarà il fatto che questo fine settimana vedrà il ritorno del formato Sprint. Ci sarà quindi solamente un’ora di prove libere a disposizione il venerdì per decidere l’assetto e valutare il comportamento degli pneumatici sulla lunga distanza, per giunta in programma quando ci sarà ancora il sole a riscaldare l’asfalto mentre la qualifica e le due gare si disputeranno in notturna. Ci sono quindi tutti gli elementi per assistere ad un weekend interessante e, chissà, foriero di qualche sorpresa: chi saprà adattarsi meglio e in fretta alla pista potrebbe acquisire un vantaggio importante.

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A Doha si correrà in notturna, le qualifiche e la gara inizieranno alle 20 ora locale. Sabato la Sprint Shootout sarà alle 16 mentre la gara Sprint alle 20:30. Non sono previste altre gare di supporto quindi la pista non potrà gommarsi grazie all’utilizzo da parte di altre vetture. Inoltre, nonostante le zone verdi appositamente create attorno al circuito, la sabbia del deserto sporca spesso il tracciato di Doha, rendendo molto rilevante l’evoluzione di pista, che sarà ancor più accentuata dal nuovo asfalto. Infine, le temperature dell’aria sono elevate in Qatar in questo periodo dell’anno. La scorsa settimana le massime hanno sfiorato i 40° ma lo slittamento delle sessioni di pista rispetto al 2021 dovrebbe permettere una maggiore escursione termica rispetto ai valori registrati due anni fa.

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