Per il terzo anno di fila la Formula 1 gareggia in Arabia Saudita ad una trentina di chilometri dalla storica città di Jeddah.

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Quello saudita è il circuito cittadino più lungo veloce della stagione, con una velocità media sul giro che sfiora i 245 km/h. Essendo privo di curve a 90 gradi vi sono solo quattro frenate impegnative, con valori assoluti e percentuali superiori solo a Monza. 

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Il tracciato è stato progettato tre anni fa ma da allora ha subito continue migliorie. In vista della gara di quest’anno, sono stati aggiunti numerosi rallentatori nelle vie di fuga e diversi cordoli sono stati smussati. Alcuni muri a bordo pista sono stati invece riposizionati, come in curva 8 e 10 per migliorare la visibilità in entrata o in curva 23 per diminuire la velocità della variante.

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L’assetto delle vetture dovrà essere differente rispetto a quello studiato per la prima gara dell’anno. In Arabia Saudita è infatti necessario avere una buona stabilità nelle veloci curve che caratterizzano il circuito. Il grip del tracciato arabo è nella media ma la sabbia trasportata dal vento potrebbe influenzare l’aderenza sull’asfalto a bassa abrasività. Il circuito cittadino, affacciato sul Mar Rosso, non è impegnativo per la trazione, mentre lo è per i freni, ed esercita prevalentemente forze laterali sugli pneumatici.

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Anche il Gran Premio di Jeddah, come il precedente a Sakhir, si correrà di notte ma due ore dopo lo start in Bahrain. La gara, le qualifiche e la FP2 inizieranno alle 20 ora locale. Non è prevista pertanto una elevata escursione termica tra lo start e il termine della sessione. Le rimanenti prove libere sono invece nel tardo pomeriggio quando la temperatura dell’asfalto potrebbe variare di quasi 10 gradi.

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Quella di Jeddah è una pista con caratteristiche molto diverse rispetto al Bahrain; perciò, sarà fondamentale trovare il giusto assetto della vettura ed essere reattivi agli imprevisti, perché come evidenziato nelle due edizioni precedenti il Gran Premio dell’Arabia Saudita è stato abbastanza imprevedibile, con frequenti le bandiere rosse e neutralizzazioni.
 

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Per il Gran Premio dell’Arabia Saudita, Pirelli ha scelto di portare le stesse mescole dell’l’anno scorso: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft.

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