Tutto come da copione. Non ci eravamo illusi di avere risposte certe dalla tre giorni di test sul circuito di Sakhir e, infatti, non ne abbiamo avute. Magari qualcosina. Come del resto accade sempre in queste occasioni. Quello che ci consola è che non dovremo aspettare molto per avere un quadro più realistico di quelli che potrebbero essere, il condizionale è d’obbligo anche per i primi gran premi, i valori in campo nella “nuova” Formula 1: esattamente sette giorni, allorché sullo stesso tracciato si spegneranno i semafori rossi e prenderà il via ufficialmente la stagione 2022.

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Perciò nell’occasione ci limiteremo ad un sintetico commento di quanto avvenuto e dei risultati ufficiali, pubblicando anche una bella gallery fotografica (grazie alle immagini by Pirelli) che ci consentirà di andare alla ricerca delle differenze estetiche tra le varie monoposto, giusto per valutare come i relativi tecnici hanno cercato di interpretare, per quanto possibile, il nuovo regolamento.

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Per la cronaca, a pochi minuti dalla definitiva bandiera a scacchi, il neo campione del mondo Max Verstappen ci ha tenuto e ribadire chi porta il numero 1 sulla carrozzeria stampando, in assetto da qualifica con pneumatici supersoft C5, la pole virtuale di questi test. Il che ci potrebbe pure stare, sia per le sue qualità sia per quelle dei tecnici Red Bull, sempre abili nel leggere e mettere in pratica i nuovi regolamenti.

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Quello che ci fa subito drizzare le antenne è il secondo tempo ottenuto da Mick Schumacher con la Haas calzata con gomme C4 medie, a solo mezzo secondo dal leader. D’accordo che il tempo è stato ottenuto dal tedeschino ai “supplementari”, ma per quanto si possa nutrire fiducia su un mega riscatto della squadra americana, restiamo dubbiosi.

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Più realistici appaiono il terzo e quarto tempo firmati rispettivamente da Leclerc (Ferrari) e Alonso (Alpine), a poco meno di un secondo sempre con pneumatici C4, mentre torniamo ad essere perplessi dal quinto tempo di Russel (Mercedes), staccato di un secondo pur con pneumatici C5 mentre è ancora più disperso Hamilton, e dal sesto di Bottas (Alfa Romeo) ad appena due decimi con pneumatici C3. E ci fermiamo qui. Insomma, questo per dire quanto sia da prendere con le pinze la griglia di partenza virtuale (che pubblichiamo sotto) scaturita da questi ultimi test. Certamente Verstappen e la Red Bull hanno dato un segnale forte, agli altri il compito di smentirli. Appuntamento tra pochi giorni, con l’auspicio di vederne delle belle! 

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Classifica generale tempi

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