Vi ricordate la storia di Davide contro Golia e come andò a finire? Beh, non è proprio così ma in F.1 stiamo assistendo a qualcosa di simile, perché con la vittoria della McLaren di Lando Norris che ha preceduto di oltre 20 secondi Max Verstappen e ha ridotto lo svantaggio in classifica generale a 52 punti dal vertice quando mancano 6 GP con due gare sprint, l’impressione che la squadra inglese, che non ha le strutture e i soldi dei rivali, stia facendo proprio la stessa cosa.
Di Paolo Ciccarone – RMC Motori
Adesso sono 52 i punti che separano Norris da Verstappen, con 26 punti disponibili a gara fra giro veloce e primo posto, di fatto l’olandese ha 2 GP di vantaggio e con questo vuole fare la formichina, lui che ha sempre corso da cicala e ora deve cambiare atteggiamento.
Ma Singapore va in archivio come la gara delle occasioni perse della Ferrari. Perché nell’anno in cui la Mercedes dimostra di non essere più l’armata vincente del passato e la Red Bull è in crisi tecnica e umana, con le uscite di Newey e altri personaggi di spicco, la Ferrari deve vedersela di fatto con la McLaren che non ha le stesse strutture, uomini e organizzazione della rossa. Una beffa al confronto perché è l’occasione che a Maranello aspettavano da tempo, ma che non riescono a concretizzare per vari motivi. Bisogna essere perfetti in tutto e la Ferrari in alcuni momenti non lo è. Nelle strategie a volte si sbaglia, i piloti pure (vedi Sainz sabato o Leclerc a Baku), altre non si trova l’assetto giusto.
Dall’altro lato del box la “piccola” McLaren ha due piloti che a volte si fanno la guerra, ma lottano per vincere, cambiano le piste ma la macchina va sempre uguale, le polemiche sulle ali irregolari, messe in giro ad arte per fomentare il tifoso dalla pancia semplice, nascondono altro. Perché non sono solo McLaren, ma anche qualcun altro che ulula e nasconde la mano dopo aver lanciato il sasso.
E’ politica, che con le corse non ha nulla che fare e che è cominciata in Bahrain a inizio anno con le mail anonime, le foto intime, le fughe dal team e altro ancora, il mercato piloti cominciato prima della stagione. La McLaren non ha le risorse degli altri team, è senza una galleria del vento propria (è in costruzione), ma ha la mentalità vincente e pragmatica di Andrea Stella, il team principal, che non perde mai la calma, non promette e non fa voli pindarici.
Ecco, se una Ferrari perde da una Mercedes o da una Red Bull che fra team e motori sono una potenza, si può capire. Beccarle da chi ha meno di te in tutti i sensi, beh fa capire molto.
E ora ci sarà quasi un mese per schiarirsi le idee, dato che la Formula 1 tornerà a riaccendere i motori ad Austin il 18-20 ottobre.
Classifica Mondiale Piloti:
1. Verstappen 331; 2. Norris 279; 3. Leclerc 245; 4. Piastri 237; 5. Sainz 190; 6. Hamilton 174; 7. Russell 155; 8. Perez 144; 9. Alonso 62; 10. Stroll, Hulkenberg 24; 12. Tsunoda 22; 13. Albon, Ricciardo 12; 15. Gasly 8; 16. Bearman 7; 17. Magnussen 6; 18. Ocon 5; 19. Colapinto 4.
Classifica Mondiale Costruttori:
1. McLaren-Mercedes 516; 2. Red Bull-Honda 475; 3. Ferrari 441; 4. Mercedes-AMG 329; 5. Aston Martin-Mercedes 86; 6. Racing Bulls-Honda 34; 7. Haas-Ferrari 31; 8. Williams-Mercedes 16; 9. Alpine-Renault 13.
Foto by Pirelli