SAKHIR – Anno nuovo, vecchi vincitori. L’avvio del nuovo mondiale di F.1 non ha portato quelle novità che i tifosi si aspettavano e infatti la prima corsa della stagione, in Bahrain, ha visto il dominio della Red Bull che con Verstappen e Perez ottiene la prima doppietta dell’anno.

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Di Paolo Ciccarone –  RMC Motori

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Magra consolazione per la Ferrari, il terzo posto di Sainz davanti al compagno di squadra Leclerc che ha dovuto combattere con un problema in frenata che, ad un certo punto, sembrava aver compromesso la sua corsa con svariate uscite di pista. Lo spagnolo ha anche sperato in un secondo posto, visto il distacco ridotto da Perez, ma non c’è stato modo di colmare i tre secondi di differenza accumulati dal messicano. Una Ferrari che rispetto a 12 mesi prima fa meglio, nel senso che invece dei 48 secondi di distacco di un anno fa è arrivata a 22, ma ancora insufficiente per combattere con un Verstappen che fin dalla prima gara appare lanciato verso il quarto titolo mondiale consecutivo.

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La differenza, al solito, nella gestione delle gomme che vede la Red Bull un passo avanti alla concorrenza. La dimostrazione arriva dall’ultimo cambio gomme, quando tutti hanno usato la mescola dura, gli unici su mescola morbida, che si consuma maggiormente, erano proprio i due piloti di testa. Un divario che sulle piste veloci, come fra sette giorni in Arabia Saudita, rischia di amplificarsi maggiormente se non interverranno interventi urgenti per risalire la china.

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La politica dei piccoli passi funziona fino a un certo punto: lo dimostrano i tempi dell’anno scorso confrontati con quelli di quest’anno. La McLaren ha guadagnato 1,7 secondi, la Ferrari 8 decimi, la Red Bull 5 decimi. Ma sufficienti per stare davanti ancora a tutti.

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Quindi, per una Red Bull che domina ancora, una Ferrari seconda forza del mondiale visto che Mercedes, quinta con Russell e settima con Hamilton, solo a sprazzi è stata davanti alle rosse. Un errore sul finire e un ritmo migliore di Leclerc, dopo aver risolto parzialmente il problema in frenata, ha relegato le frecce d’argento dietro alle rosse.

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Mi sono sentito bene in pista oggi” ha dichiarato Carlos Sainz al termine della gara. “La partenza non è stata l’ideale, ma poi mi sono trovato bene con le gomme superando macchine e dettando il mio passo. Abbiamo mantenuto anche il passo della Red Bull, almeno quella di Perez, anche se pensavamo di essere più vicini. Ogni circuito sarà sempre una sorpresa con queste nuove monoposto. Penso che McLaren e Red Bull saranno competitivi in Arabia Saudita, ma siamo migliorati anche noi. Vedremo come andrà”.

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Da parte di Verstappen c’è ancora la capacità di stupirsi, almeno a parole, sulla prestazione nella gara di apertura: “Incredibile, credo sia andata meglio di quanto ci aspettassimo, macchina agevole e molto piacevole, ottimo inizio, non poteva andare meglio di così” ha dichiarato Max. “La partenza è stata molto divertente e mi sono trovato bene in macchina. E' una sensazione grandiosa perché non capitata tutti i giorni una giornata così perfetta. Alla prima curva ho protetto l’interno dall’assalto di Leclerc e poi abbiamo gestito bene la gara. La stagione è lunga, ora ci riposiamo e poi si vola in Arabia dove fra pochi giorni saremo ancora in pista, ma siamo partiti davvero molto bene”.

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Il mistero però resta Leclerc, perché ha accusato uno squilibrio in frenata che lo ha rallentato, ma sul finire, con macchina scarica e una diversa ripartizione della frenata, ha ripreso abbastanza bene il ritmo. Dopo le prove gli avevano infatti montato un nuovo condotto di aspirazione dei freni, probabilmente deve essere successo qualcosa nella fase di montaggio che, in gara, ha cambiato le temperature dei freni mandando in crisi Leclerc. Da segnalare che, nonostante il problema, la Ferrari non ha dato via libera a Sainz che per superare il compagno di squadra si è esibito in una bella manovra di forza.

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Riassumendo: una Red Bull ancora imbattibile, una Ferrari in crescita ma non sufficiente e una Mercedes con McLaren a un passo dalla rossa. Come dire che il rischio di doversi difendere più che attaccare i rivali è dietro l’angolo e non è una bella notizia. “Abbiamo capito cosa fare sulle nostre macchine – ha detto Andrea Stella, team principal della McLaren – e fra tre o quattro gare completeremo quel passo in avanti che da metà della scorsa stagione avevamo intrapreso. Sono fiducioso per il prosieguo del campionato” e lo dice sorridendo. Anche perché il padre di queste modifiche è l’ingegner Sanchez, che si era dimesso dalla Ferrari un anno fa…

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(Foto by Pirelli)