Con la vittoria nel Gran Premio degli Stati Uniti, Max Verstappen ha firmato il suo 50° successo in Formula 1 e quindicesimo della stagione, eguagliando così il primato che aveva stabilito l’anno scorso. E se prosegue con questo andazzo, l’impressione è che ci siano ancora dei record che possono vacillare da qui alla fine della stagione e non solo.

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Anche se, a differenza della passeggiata di sabato, nella Sprint, la vittoria di Ieri Super Max se l’è dovuta sudare, pressato da un Hamilton in grande spolvero, finalmente coadiuvato da una Mercedes tornata brillante. Altro che giocare al gatto col topo com’è abituato a fare, con tanto di cambio gomme nelle battute finali per sbeffeggiare il resto della truppa anche con il giro più veloce. Infatti, nel GP USA niente affondo finale, dovendo invece tirare fuori il meglio di sé prima per rimontare dalla sesta posizione sulla griglia di partenza e nei giri finali per contenere il ritorno dell’inglese favorito anche dal vantaggio di mescola degli pneumatici. Peccato che a stoppare l’Hamilton dei giorni migliori ci abbiano pensato prima gli strateghi della Stella, che lasciandolo in pista tre giri di troppo gli hanno fatto perdere 7” che a conti fatti avrebbero potuto fare la differenza, e magari regalarci l’ennesimo infuocato duello con l’olandese, e poi dal Commissari Tecnici che l’hanno squalificato a fine gara, insieme a Leclerc, per irregolarità del fondo della sua monoposto. Davvero una beffa immeritata, ma le regole sono regole e, per quanto la specifica irregolarità possa essere stata ininfluente o poco determinante sul livello di prestazione, vanno fatte rispettare altrimenti il rischio è quello di trovarsi a breve in una giungla di sé e ma.

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Per la cronaca, sintetizzando, il documento pubblicato dalla FIA e a firma del Delegato Tecnico Jo Bauer segnala che sulle vetture 16 e 44 sono stati riscontrati valori non conformi, in base all’Articolo 3.5.9 del Regolamento Tecnico 2023 della Formula 1. Sia la Mercedes che la Ferrari hanno riconosciuto che la misurazione eseguita dal Team Tecnico FIA era corretta.

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Fatto sta che questa decisione, oltre a non consentirci di “leggere” completamente la prestazione della monoposto di Hamilton, alla quale va comunque indubbiamente riconosciuta una crescita, stravolge il podio di Austin, consegnando la piazza d’onore a Lando Norris e facendo posto a Carlos Sainz, ma comporta anche variazioni importanti in entrambe le classifiche iridate. Innanzitutto, lo zero “affibiato” a Hamilton non gioca certo a favore della Mercedes che vede avvicinarsi pericolosamente la Ferrari nella classifica Costruttori, mentre nei box del Cavallino l’allungo di Sainz nei confronti del “predestinato” nella classifica Piloti, superato anche da Norris, potrebbe creare qualche imbarazzo nelle future decisioni da prendere al muretto.

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Anche perché, dopo l’entusiasmo di venerdì per la pole, Leclerc non è parso proprio irresistibile nelle due gare, soprattutto al via, mentre nel gran premio è stato ancora una volta penalizzato da una strategia quanto meno discutibile. Prendiamo invece spunto dalla prima partenza per mettere ancora una volta sotto accusa una condotta a dir poco disinvolta di Verstappen, mediaticamente edulcorata dal verbo “accompagnare” fuori pista l’avversario. Va bene cercare di difendere la posizione, ma a tutto ci devono essere dei limiti e cercare di “buttare” fuori pista l’avversario, scusate ma il verbo ci pare più consono, non ci pare proprio una bella cosa. Soprattutto in considerazione della politica sulla sicurezza che la Federazione si pregia di portare avanti, anche perché, se tra gli aspiranti campioni che “sgomitano” nelle categorie propedeutiche per trovare un posto al sole dovesse passare il messaggio che queste sono le manovre più idonee per ottenere lo scopo, potrebbero essere dolori.

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Fatto questo appunto che ci sembrava doveroso, non possiamo che complimentarci ancora una volta con Lando Norris, che nella sfida del 100° gran premio con il connazionale Russell ha avuto decisamente la meglio, sfruttando al meglio una McLaren che partita al rallentatore ha scavalcato nella classifica costruttori l’Aston Martin, che continua nella sua marcia come i gamberi, qui superata anche dall’Alpine di Gasly che, in attesa della campagna di rilancio, ogni tanto regala uno sprazzo di luce.

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La Formula 1 riaccende i motori tra pochi giorni, in preparazione al Gran Premio del Messico in programma domenica prossima 29 ottobre.

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CLASSIFICA PILOTI - Verstappen 466, Perez 240, Hamilton 201, Alonso 183, Sainz 171, Norris 159, Leclerc 151, Norris 156, Russell 143, Piastri 83, Gasly 56.

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CLASSIFICA COSTRUTTORI - Red Bull 706, Mercedes 344, Ferrari 322, McLaren 242, Aston Martin 236, Alpine Renault 100, Williams 26, Alfa Romeo 16, Haas 12, Alpha Tauri 10.

(Foto by Pirelli)