Magari sarà passato tanto tempo, ma nel Medioevo i “grandi” vincitori conoscevano la cavalleresca regola “dell’onore delle armi” riconoscendo all’avversario, che si era battuto con impegno e lealtà, una onorevole sconfitta. Max Verstappen, invece, non si accontenta di vincere ma vuole annichilire i suoi avversari anche quando, classifica alla mano e stato attuale delle cose, non avrebbe avuto certo bisogno del “misero” punto del giro più veloce per dormire sonni tranquilli in chiave campionato. Così l’olandese della Red Bull non si è voluto accontentare della pole e della doppia vittoria, con ampio margine, ma ha voluto fare bottino pieno “sbeffeggiando” i suoi avversari con un pit stop all’ultimo giro per dare la mazzata finale. Insomma, un vero cannibale!
di Vincenzo Bajardi ed Eugenio Mosca
Nel GP Austria, nono appuntamento della stagione corso a Zeltweg sulla pista di casa della Red Bull, Max Verstappen ha dominato conquistando la sua settima vittoria stagionale, dopo quelle conquistate in Bahrain, Australia, Miami, Monaco, Spagna e Canada, di cui le ultime cinque consecutive. L'olandese inoltre ha conquistato il primo poker della storia dei GP: dopo aver centrato la pole position al venerdì, ha firmato il miglior tempo nella Sprint Shootout e nella mini-gara da 100 km del sabato e con l'exploit odierno ci è riuscito.
Il successo Red Bull è stato completato dal terzo posto di Sergio Perez, che partito dalla seconda metà dello schieramento è stato protagonista di una bella rimonta, e finalmente di una gara consistente, impreziosita dallo spettacolare testa a testa finale con un Carlos Sainz in gran spolvero. Lo spagnolo, infatti, avrebbe meritato ben di più del sesto post finale, ma prima è stato “frenato” dal box nei confronti del compagno di squadra; quindi, è finito nel gruppo dei “cattivi” e sanzionato con 5” dai commissari per superamento dei track limits, in compagnia di Hamilton, Ocon e Stroll.
A rovinare, almeno parzialmente, la festa alle monoposto del toro si è inserita quella del Cavallino, di Charles Leclerc, che in avvio ha pure tentato di giocare un tiro mancino cercando di prendere la testa della gara, salvo poi accodarsi e accontentarsi della piazza d’onore. La Ferrari ha confermato i miglioramenti già visti in Canada, ma la strada è ancora decisamente in salita.
A parziale consolazione, in terra austriaca hanno decisamente deluso sia le Aston Martin sia le Mercedes, con i vecchi leoni Alonso ed Hamilton che hanno dovuto cedere il passo alla ritrovata McLaren di Lando Norris.
Il corto tracciato del Red Bull Ring può avere, almeno in parte, stravolto i valori alle spalle Red Bull, ne sapremo di più tra sette giorni quando la Formula 1 tornerà in scena su un tracciato veloce come Silverstone, sede del Gran Premio di Gran Bretagna.