Pur non essendo venerdì, il 17, inteso come giro, non ha portato bene a Charles Leclerc, finito nelle barriere mentre stava procedendo in quella che aveva i presupposti per trasformarsi in una cavalcata trionfale nel Gran Premio di Francia. Di questo ne ha prontamente approfittato il diretto rivale Max Verstappen per prendere il comando della gara, favorito pure dalla safety car entrata in pista per l’incidente del monegasco dopo il pit stop anticipato, e andare a vincere la sua settima gara stagionale facendo un bel salto in avanti nella corsa alla corona iridata.

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Come fanno intuire le prime parole pronunciate da un affranto Leclerc, ben conscio di avere sciupato un’occasione d’oro per avvicinare il leader in classifica generale: “se a fine anno perderò il titolo per 32 punti – riferendosi a quelli lasciati a Imola e Paul Ricard -, saprò da dove vengono. Stavo spingendo ma non può essere una scusa. Questo è un colpo importante per le mie chances al titolo”. Già, perché ora, invece, i punti di distacco da Verstappen sono saliti a 63. Per carità nulla di definitivo con 10 gran premi ancora da correre e un “pacchetto” pilota-macchina potenzialmente vincenti, ma la strada verso l’agognato titolo si fa decisamente irta. E se si vogliono mantenere ancora vive le speranze, da qui in avanti non si può sbagliare più nulla.

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Ci riferiamo anche al muretto box della Rossa, protagonista di scelte non sempre completamente condivisibili, dagli stessi piloti. Com’è avvenuto anche al Paul Ricard, dove con una gara da autentico leone Carlos Sainz si stava guadagnando un podio strameritato che, dopo la doccia fredda del 17.mo giro, avrebbe potuto almeno in parte raddrizzare la giornata. Invece a 10 giri dalla fine la squadra ha richiamato ai box lo spagnolo per la sostituzione degli pneumatici a scopo precauzionale, costringendolo ad una nuova rincorsa terminata con un quinto posto che certamente non può soddisfare Sainz. Certo quando c’è di mezzo la sicurezza è meglio non prenderla alla leggera, ma probabilmente data la posta in palio si poteva giocare un piccolo azzardo, d’accordo con il pilota che infatti ha criticato la scelta della squadra, riservandosi di valutare la situazione nei giri successivi. Anche perché così si sono persi altri punti anche nella classifica Costruttori.

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Alle spalle dell’indisturbato vincitore, Max Verstappen, si è piazzato un Lewis Hamilton che festeggia il suo 300.mo gran premio con una bella prestazione che ancora una volta lo ha portato a precedere lo scomodo compagno di squadra, George Russell, che a sua volta si è guadagnato il terzo gradino del podio con un guizzo vincente ai danni di Perez, con il quale già in precedenza c’erano state scintille. La Mercedes concretizza così nel migliore dei modi la notevole crescita avvenuta negli ultimi gran premi, candidandosi a terzo incomodo pronto ad approfittare, grazie anche al sette volte campione del mondo tornato allo smalto dei giorni migliori, di ogni defaillance delle due squadre di vertice, Red Bull e Ferrari, che ancora possono vantare un discreto margine di vantaggio.

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Un altro campione che non perde occasione per mostrare di avere ancora intatto lo smalto è Fernando Alonso, sesto al traguardo alle spalle del connazionale ferrarista al termine di una gara da autentico leone. Alonso si è così preso la soddisfazione di “suonare” ancora una volta il più giovane compagno di squadra Ocon, che si è inserito tra le due McLaren di Norris e Ricciardo, rispettivamente settimo e nono, con Stroll che ha chiuso la top ten dopo una lotta ravvicinata, in alcune fasi è parso anche troppo, con il più titolato compagno Vettel.

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La classifica Piloti vede sempre più saldamente in testa Max Verstappen a quota 233 punti, davanti a Leclerc 170, Perez 163, Sainz 144, Russell 143, Hamilton 127, Norris 70, Ocon 56, Bottas 46, Alonso 37. Così come in quella Costruttori la Red Bull approfitta del passo falso Ferrari allungando a quota 396 punti, davanti a Ferrari 314, Mercedes 270, Alpine 93, McLaren-Mercedes 89, Sauber Alfa Romeo 51, Haas 34, Alpha Tauri 27, Aston Martin 19, Williams 3.

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Ora ci sarà giusto il tempo di raccogliere le idee e voltare pagina, perché tra sette giorni sarà la volta del Gran Premio di Ungheria, dove è lecito attendersi la solita sfida a due tra Verstappen e Leclerc, con i rispettivi compagni di squadra a sparigliare le carte e il duo Mercedes a giocare il ruolo di terzi incomodi. Magari con il possibile inserimento di McLaren e Alpine, mentre sono attese al riscatto le altre due squadre motorizzate Ferrari, Sauber Alfa Romeo e Haas.

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