Dalla collaborazione con Toyota nasce Suzuki Swace Hybrid. La casa di Hamamatsu lancia così la sua prima station wagon ibrida, completando la propria gamma, e offerta, con l’obbiettivo di allargare la propria clientela, finora in gran parte privata, anche alle aziende.

Già al primo sguardo la nuova Swace tradisce la stretta somiglianza con la “cugina” giapponese, delle linee esterne dove tuttavia ci sono personalizzazioni che richiamano il family feeling, condividendo anche le dimensioni (4,65 mt di lunghezza, 1,79 mt di larghezza, 1,46 mt di altezza e 2,70 di passo), ma soprattutto all’interno dove, oltre al tanto spazio a disposizione sia come abitabilità anteriore e posteriore sia come possibilità di carico (596 lt che possono diventare 1.606 lt), riprende il design elegante e ordinato ed i materiali soft touch di ottima qualità, con qualche ulteriore variante. Tra gli elementi mutuati, il volante multifunzione, il quadro strumenti, programmabile con numerosi dati, e il display centrale da 8 pollici, ben piazzato in posizione rialzata e con un’ottima visibilità, a tutto vantaggio della sicurezza perché limita la distrazione dello sguardo dalla strada. A rendere piacevole la vita a bordo contribuisce anche il sistema di climatizzazione bizona S-Folw, che rileva la presenza dei passeggeri ottimizzando i flussi, e il riscaldamento di sedili e volante.

Unica la motorizzazione: un quattro cilindri aspirato 1.8 litri a ciclo Atkinson da 98 CV e 142 Nm di coppia abbinato a un motore elettrico da 72 CV e 163 Nm, alimentato da una batteria agli ioni di litio da 3,6 Ah sistemata sotto i sedili posteriori e raffreddata ad aria, per una potenza combinata di 122 CV e coppia di 142 Nm (viene presa in considerazione quella del motore termico), trasmessa alle ruote anteriori. Il sistema è accoppiato al cambio automatico E-CVT a variazione continua. Le prestazioni non sono da sportiva, con 11,1 secondi per coprire il classico 0-100 km/h e 180 km/h di velocità massima, ma la Swace ha una vocazione soprattutto da viaggiatrice confortevole, con livelli di consumi ed emissioni: rispettivamente 5,5 l/100 km (ciclo WLTP) e 105 g/km di CO2.

La gestione dei due motori è effettuata automaticamente da una centralina che sfrutta al meglio le capacità di ciascuno assicurando una buona fluidità di marcia e spunti brillanti. Con le batterie cariche, la vettura parte in modalità elettrica, quindi subentra il motore termico che, quando viene richiesta una risposta vivace, può essere supportato dall’unità elettrica, alimentata da batterie che si ricaricano nelle fasi di rallentamento e frenata. Quattro le modalità di guida: Normal, Eco e Sport, oltre alla modalità EV completamente elettrica, con un’autonomia di circa 1 km. Inoltre, spostando indietro la leva del cambio sulla posizione B, si ottiene automaticamente un maggiore sfruttamento della ricarica in fase di frenata. Tra le chicche, per l’allestimento Top, è disponibile anche il parcheggio automatico senza mani.

Due gli allestimenti: Cool, che già comprende una ricca dotazione, e Top, con prezzi di listino rispettivamente di 29.500 e 32.000 euro, che possono scendere a 23.400 e 25.900 grazie al contributo Suzuki e all’incentivo statale. Suzuki offre anche una formula a noleggio, con un costo mensile, tutto compreso, di 310 euro per 36 mesi.

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