Con il  “Gran Premio della Toscana Ferrari 1000”, in programma domenica 13 settembre sul circuito del Mugello, la Scuderia Ferrari festeggia i 1000 Gran Premi di Formula 1 disputati.

La ricorrenza è particolarmente gradita a Brembo che ha esordito in Formula 1 nel 1975 proprio grazie ad una piccola fornitura di dischi in ghisa per la Scuderia Ferrari. In quei giorni, nemmeno il più inguaribile degli ottimisti avrebbe potuto immaginare che stava iniziando uno dei sodalizi più duraturi nella storia della competizione regina del Motorsport.

Già perché da quell’istante la partnership è proseguita con reciproca collaborazione da ambo le parti, estendendosi anche alla componente idraulica dell’impianto frenante, vale a dire le pinze freno. Nei primi anni Ottanta tutti i team usavano pinze assiali.

Gli ingegneri e i tecnici Brembo intuirono che era necessaria una soluzione rivoluzionaria e così nel 1982 diedero alla luce una pinza ad attacco radiale a 4 pistoni composta da due semi-pinze fuse in alluminio e accoppiate meccanicamente. L’inedita pinza fu utilizzata subito dalla Ferrari, a dimostrazione della fiducia creatasi tra le due parti e solo dopo un paio di campionati fu fornita anche ad altri team di Formula 1.

A rinsaldare ancora di più la collaborazione tra Brembo e la Scuderia Ferrari ha contribuito la pinza monoblocco ricavata dal pieno, portata in gara per la prima volta nel 1988 dalle F187/88C di Michele Alboreto e Gerhard Berger. La lavorazione dei pistoni in una pinza monoblocco, considerata impossibile da realizzare sino ad allora permise di aumentare la rigidezza limitando i problemi di dilatazione.

Con il passare degli anni l’incessante lavoro di ricerca e sviluppo di Brembo si è allargato a tutti gli altri elementi che compongono l’impianto frenante delle monoposto di Formula 1. La reciproca soddisfazione della partnership ha portato alla fornitura da parte di Brembo, a partire dagli anni Novanta, delle componenti frenanti di tutte le vetture stradali che escono dalla fabbrica di Maranello.

Alcuni numeri chiariscono meglio la durata della collaborazione tra due fra i marchi italiani più noti e apprezzati al mondo dagli appassionati di motori: dei mille GP della Ferrari in 776 occasioni (777 con il GP Toscana 2020) una o più monoposto del Cavallino hanno preso il via utilizzando componentistica frenante made in Brembo.

La Scuderia Ferrari non è però solo la squadra più presente in Formula 1 ma anche la più vincente. Enzo Ferrari, amava dire: «La vittoria più bella è quella che deve ancora arrivare».

A questo palmares ha contribuito in maniera significativa Brembo, presente sulle Rosse in occasione di 186 delle 238 vittorie Ferrari, pari al 78,15 % del totale.

Degno di nota è pure il contributo di Brembo ai titoli iridati vinti: 14 Mondiali Costruttori e 9 Mondiali Piloti conquistati , ossia 23 sui 31 complessivi della Scuderia Ferrari, pari al 74,19 per cento del totale.