Mirko Bortolotti, Jordan Pepper e Luca Engstler, al volante della Lamborghini Huracan GT3 EVO 2 del team Grasser, hanno regalato la prima vittoria alla casa del Toro nella prestigiosa 24 Ore di Spa-Francorchamps.

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Il marchio italiano è il sesto diverso a trionfare in altrettanti anni, cosa mai accaduta prima nella lunga storia della classica delle Ardenne, che anche quest’anno ha richiamato il pubblico delle grandi occasioni, con 128.000 presenze nei cinque giorni di kermesse. Pubblico ampiamente premiato dallo spettacolo in pista, che ha visto i piloti contendersi la vittoria fino alle battute finali, con le due vetture in lizza, Lamborghini e Porsche, staccate di una manciata di secondi.

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Retrocessa per una penalità in decima fila, la Lamborghini #63 è risalita velocemente nel gruppo di testa, prendendo il comando delle operazioni con l’arrivo della mattina. Da quel momento Bortolotti-Engstler-Pepper hanno amministrato bene la gara ma il gioco dei pit stop e alcune neutralizzazioni hanno rimesso in gioco la Porsche 911 GT3 #96 del Rutronik Racing, con cui si è scatenato un intenso testa a testa concluso con la 191.ma vittoria per la GT3 del Toro.

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Occasione persa, invece, per l’altra Huracan GT3 #163 del team VSR, costretta al ritiro di prima mattina dopo aver anche guidato la gara durante la notte.

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A Patric Niederhauser, Sven Müller e Alessio Picariello, non è rimasto che accontentarsi della piazza d’onore, impreziosita dal Trofeo Paul Frère assegnato a Picariello come miglior pilota belga.

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A completare il podio assoluto la Ferrari 296 #51 di AF Corse – Francorchamps Motors, a coronamento di una prodigiosa rimonta. Alessio Rovera, Alessandro Pier Guidi e Vincent Abril erano tra i papabili favoriti al via, ma per un problema tecnico all'inizio della seconda ora aveva fatto scivolare la GT del Cavallino al 65.mo posto.  ha fatto scendere la vettura al 65° posto. La squadra italiana, però, non si è persa d’animo e con una corsa esemplare ha gradualmente risalito la classifica riuscendo a guadagnarsi il podio nello stint finale.

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Combattutissima anche la battaglia per il primato della Gold Cup, con la McLaren #58 di Garage 59 e l'Aston Martin #33 Verstappen.com Racing che si sono scambiate le posizioni per tutta la giornata di domenica. A meno di 10 minuti dalla fine sembrava che i giochi fossero fatti per la McLaren; invece, una foratura l’ha condannata alle spalle dell'Aston Martin di Thierry Vermeulen-Chris Lulham-Harry King. Un’altra Aston Martin, la #35 del Walkenhorst Motorsport condotta dall’equipaggio Romain Leroux-Mateo Villagomez-Oliver Söderström, ha conquistato la vittoria nella Silver Cup.

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La Bronze Cup è invece andata alla Ferrari #74 del Kessel Racing, 15.ma assoluta con l’equipaggio Dustin Blattner-Dennis Marschall-Conrad Laursen-Zacharie Robichon, che era tra le favorite pre-gara ma l’ha spuntata solo dopo una lunga lotta con la Mercedes #81.

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AV Racing by Car Collection ha completato l'elenco dei vincitori trionfando nella classe Pro-Am con la sua Porsche #29 condotta da un equipaggio interamente al debutto nella difficile gara belga. Grande soddisfazione quindi per Mathieu Detry, Noam Abramczyk e Bob Yuan, ma soprattutto per il pilota locale Fabian Duffieux, che ha toccato il cuore degli appassionati dichiarando nel dopo gara: "Sono nato a otto chilometri dalla pista, quindi era il mio sogno partecipare a questa gara. Il mio primo impegno su questa pista, da studente, è stato lavorare sul camion di recupero, quindi competere e vincere questa gara... Sono semplicemente super felice".

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Infine, la Coupe du Roi che viene assegnata al produttore più performante in tutte le classi, è andata, a parziale consolazione, alla Porsche, che oltre alla piazza d’onore assoluta ha conquistando la vittoria nella Pro-Am.

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