È stata inaugurata ieri, nella House of BMW di via Verri 10 a Milano, la mostra “The Italians’ touch”, ideata da BMW Italia in collaborazione con BMW Group Classic, che resterà aperta fino al 2 gennaio 2023.

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Il percorso espositivo rappresenta un omaggio agli italiani che hanno contribuito, e contribuiscono ancora oggi, alla storia dell’azienda e un momento di ispirazione per le sfide future. Questa mostra è una storia nella storia. Ma anche una storia di passione, di innovazione, di talento e di persone.

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Ci sono i maestri del design e dello stile che hanno segnato tappe fondamentali della storia di BMW, da Giugiaro a Michelotti, da Bertone a Gandini, da Frua a Touring e Rivolta. Ma anche un riconoscimento ai piloti e ai campioni che hanno reso leggendarie certe competizioni: Roberto Ravaglia, Pierluigi Martini e Riccardo Patrese. E un pensiero speciale va al brand ambassador globale del BMW Group Alex Zanardi.

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BMW AG nasce nel 1916 ed esattamente 50 anni dopo inizia la sua storia anche nel nostro Paese. Nel 1966 infatti avvia l’attività il primo importatore, ma già a partire dagli anni Cinquanta straordinari designer italiani collaborano con la Casa, firmando progetti di automobili iconiche che resteranno per sempre nella storia della Marca. Il pensiero va alla BMW M1 di Giugiaro che ha avviato la storia del Brand M, cioè delle BMW più sportive o alla versione Touring, dall’omonima Carrozzeria Touring Superleggera, che interpreta da sempre la proposta lifestyle di Station wagon della Casa di Monaco.

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Ma non può essere dimenticato il ruolo fondamentale di Michelotti che è stato il designer guida della rinascita di BMW negli anni Cinquanta con la BMW 700 e al quale si deve lo stesso concetto di “Neue Klasse” che aprì la strada del successo della marca con la BMW 1500. Un concetto “futuristico” che recentemente il BMW Group ha ripreso per parlare della rivoluzione costruttiva che dal 2025 vedrà nascere tutte le BMW elettriche per poi diventare anche diesel o benzina a seconda della richiesta dei mercati e dei clienti. Vanno anche ricordati capolavori come la BMW 3200 CS di Bertone, la BMW Isetta, la BMW 2800 GTS di Frua e la Art Car di Sandro Chia. Ma l’elenco è lunghissimo e qui non è possibile ripercorrere tutte le tappe.

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Tuttavia, il rapporto con il nostro Paese non si limita a questo. Il brand BMW è sinonimo di sportività, piacere di guidare e amore per le corse. E italiani sono molti dei piloti e gentleman driver che hanno firmato successi sportivi nelle varie categorie Turismo fino alla Formula 1.

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Anche in questo caso non è possibile citare tutti i successi. Basti ricordare il mondiale vinto da Roberto Ravaglia nel 1987, il trionfo nella 24 Ore di Le Mans nel 1999 con Pierluigi Martini, le performance della Brabham BMW in F1 su cui correva Riccardo Patrese e le indimenticabili vittorie di Alessandro Zanardi nei campionati GT al rientro alle corse dopo l’incidente in Formula Indy nel 2001.

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Anche i luoghi e la cultura hanno un significato simbolico molto forte in questa storia. Il pensiero va ad esempio a Villa d’Este sul lago di Como, dove si svolge il Concorso di Eleganza di auto storiche di cui BMW Group è partner da oltre 20 anni oppure al Teatro alla Scala di Milano che proprio quest’anno celebra 20 anni di legame con BMW Italia. Lo stesso luogo che ospita la mostra nasce da un’intuizione tutta italiana. La House of BMW di via Verri 10, infatti, non è soltanto la casa del brand a Milano, ma anche un luogo straordinario, quasi magico, che ha ospitato esperienze e storie memorabili. Un progetto interamente “made in Italy”, che è diventato un punto di riferimento del BMW Group a livello globale. A distanza di un anno (la House of BMW è stata aperta il 7 dicembre 2021) quell’intuizione si è rivelata un successo con oltre 160 attività svolte e oltre 11 mila persone che l’anno visitata.

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La House of BMW è stata trasformata in una galleria d’arte durante la design week di Milano e nella casa della celebrazione dei successi di AC Milan e Olimpia Milano attraverso il racconto dei due allenatori campioni d’Italia a luglio. Più recentemente è diventata un luogo per riflettere su argomenti affascinanti e quasi filosofici, il tempo e l’essenza. Ma è stata anche protagonista della vendemmia di via Montenapoleone, oltre che sede privilegiata del lancio di nuovi prodotti a due e quattro ruote.

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