La Formula 1 torna in Arabia Saudita a meno di quattro mesi dal suo debutto su questo tracciato. Tuttavia, nonostante il poco tempo trascorso, il tracciato del circuito cittadino più veloce nel calendario di Formula 1, tanto che la media sul giro della pole position fu di poco inferiore ai 254 km/h, è stato leggermente cambiato rispetto a quello dell’anno scorso.

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Modifiche che si sono rese necessarie a causa di alcuni incidenti verificatisi in pista nel 2021. Sono state spostate più indietro le barriere di protezione anche al fine di migliorare la visuale in alcune curve, mentre l'ultima curva (la 27) è stata allargata rimuovendo una tribuna, il che potrebbe far diminuire ulteriormente il tempo sul giro. La curva 13 (delle 27 totali) presenta ancora un banking di 12 gradi e contribuisce a rendere il circuito molto veloce, secondo per velocità solo a quello di Monza.

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Pirelli ha scelto anche quest’anno le mescole centrali della gamma: C2 come P Zero White hard, C3 come P Zero Yellow medium e C4 come P Zero Red soft. In questo caso, però, le vetture e i pneumatici sono completamente nuovi e, per la prima volta quest’anno, i team avranno a disposizione per la gara la mescola C4. Una scelta fatta sulla base delle caratteristiche del tracciato di Gedda, sia in termini di layout sia di asfalto, delle temperature previste e dei dati raccolti nella gara di debutto nel 2021. L’asfalto recentemente posato offre un buon livello di aderenza e livelli ragionevolmente contenuti di abrasione, che dovrebbero portare a usura e degrado moderati. Carichi e velocità sono nella media, così come il valore complessivo di stress sui pneumatici, anche perché la pista non è particolarmente impegnativa in termini di trazione e frenata.

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Il Gran Premio dell'Arabia Saudita, che si corre sulla distanza di 50 giri, è la seconda gara notturna consecutiva in calendario. Questo significa che le temperature della pista potranno variare tra una sessione e l’altra, come è avvenuto anche in Bahrain, e se a ciò aggiungiamo che i team non hanno potuto provare su questo tracciato sarà particolarmente importante raccogliere quanti più dati possibili durante le prove libere, soprattutto in FP2 che sarà la sessione più rappresentativa dato che si svolge allo stesso orario di qualifiche e gara.

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Sul fronte sportivo la Ferrari è chiamata ad una conferma dell’ottimo potenziale mostrato una settimana fa in Bahrain, mentre Mercedes e, soprattutto Red Bull, sono chiamate ad una pronta riscossa. Anche se è difficile ipotizzare che nel breve arco di pochi giorni i tecnici dei due team possano aver trovato l’antidoto a tutti i problemi. In realtà la situazione tra le due grandi protagoniste della scorsa stagione è ben diversa: in casa Mercedes dovranno, probabilmente, stringere ancora i denti perché ben difficilmente sarà stato possibile porre rimedio all’evidente gap velocistico patito fin dai test, mentre per quanto riguarda la Red Bull se sono state individuate, e risolte, le cause del problema che ha messo ko Verstappen l’olandese potrebbe puntare già alla rivincita. In ogni caso al muretto Red Bull gli animi non saranno proprio tranquilli, situazione di cui potrebbe approfittarne la Ferrari che, invece, ha mostrato anche un’ottima gestione complessiva nella gara iniziale della stagione.